Il colore degli occhi alla nascita è quello definitivo?

Colore occhi neonato

Azzurri, verdi, marroni o grigi?

A poche ore dalla nascita del tuo bambino, uno dei pensieri più ricorrenti non appena lo si prende in braccio è quello di capire il colore degli occhi!

Ecco allora che iniziano le scommesse e c’è chi spera che li abbia ripresi dal nonno, chi dalla mamma, chi dalla zia e chi dal papà: ma appena nati, tutti i bambini hanno gli occhi grigi o azzurri e questo, di certo, non è indicativo del colore definitivo. Ma perché? Scopriamolo insieme in questo articolo!

Perché il colore può cambiare

Colore occhi neonato

Quando si parla di colore degli occhi, ci si riferisce niente meno che all’aspetto dell’iride: si tratta dell’anello muscolare attorno alla pupilla che controlla la quantità di luce che entra nell’occhio, la cui colorazione dipende, proprio come per i capelli e la pelle, dalla melanina.

I melanociti sono le cellule specializzate del nostro corpo che producono melanina e, se nel corso dei primi mesi ne secernono poca, gli occhi del bambino risulteranno azzurri.

Al contrario, invece, quando la loro attività è maggiore, a seconda dell’intensità, il colore può variare da verde a nocciola o marrone.

Quanto tempo devo aspettare per conoscere il colore

E quando si potrà finalmente dire con certezza se gli occhi del tuo bambino sono verdi, blu, neri o marroni?

Come abbiamo già detto, il colore degli occhi dipende dalla melanina prodotta dai melanociti, i quali iniziano ad attivarsi soltanto dopo il parto, rispondendo alla luce esterna.

Il loro lavoro può dirsi completato dopo circa 1 anno e, sebbene in alcuni soggetti il cambiamento del colore rallenta e si stabilizza già al sesto mese, soltanto una volta trascorsi 12 mesi (che a dirlo così sembra un’infinità, ma stai certa che voleranno) potrai cantare vittoria con certezza o arrenderti alla “triste verità” che la genetica di tuo marito abbia avuto la meglio!

Da cosa dipende il colore degli occhi

Caso o genetica: ma da cosa dipende davvero il colore degli occhi del tuo bambino?

Quando il neonato viene al mondo sono proprio le luci della sala parto che spingono il “tasto inizio” al processo di produzione della melanina nell’iride, un po’ come fa il sole con la nostra pelle d’estate, quando ci “incolliamo” al lettino con l’obbiettivo di sfoggiare una meravigliosa abbronzatura!

Ecco quindi che la trasformazione del colore nell’occhio del bambino dipende dalla quantità di melanina presente nell’iride, ma…è proprio qui che entra in ballo la genetica!

Sono proprio i geni ereditati dal piccolo, insieme ad altri fattori, a definire la quantità di melanina nell’iride e, di conseguenza:

  • Se la produzione di melanina è poca, il bambino probabilmente avrà gli occhi azzurri;
  • Una produzione un po’ più elevata determinerà, a seconda della percentuale, un colore verde, grigio o nocciola;
  • Un livello alto di melanina determina occhi marroni o neri.

Ma allora perché capita che un bambino nato da genitori con occhi scuri sfoggia occhi celesti o viceversa?

Sebbene le probabilità ci suggeriscano che un bambino nato da genitori con occhi uguali quasi sicuramente li avrà come loro, si tratta di una consuetudine e non di una certezza.

Ci sono, infatti, diversi geni nel corpo che determinano il colore degli occhi, quindi se un bambino ha gli occhi azzurri mentre i due genitori no, significa che questi ultimi possiedono i geni del colore blu da qualche parte nel loro codice genetico.

Non confondere, però, i geni con i pigmenti: nell’occhio umano esiste un solo pigmento, quello marrone, che a seconda della quantità determina nella persona occhi scuri o chiari.

La forma può variare?

Colore occhi neonato

Quando il piccolo viene al mondo, solitamente i suoi occhi sono aperti, a volte anche prima che il corpo sia uscito completamente da quello della mamma.

In alcuni casi, però, può accadere che il neonato non riesca ad aprirli a causa del gonfiore per la pressione sulla testa esercitata nel corso del parto, ma si tratta di un problema che si risolve nel giro di poco tempo.

Infatti, una volta aperti potrai goderti il primo sguardo dal vivo tra te e tuo figlio!

Ora è il momento di sfatare un falso mito: sapevi che l’occhio non è completamente formato alla nascita?

Si tratta di un malinteso comune, ma non appena viene al mondo l’occhio del bambino misura circa 18 mm; da neonato subisce un aumento della dimensione, che diventa circa di 19,5 mm.

Da adulto, l’occhio può arrivare fino a 24/25 mm: dunque, nel neonato la dimensione degli occhi risulta essere di circa 2/3 rispetto a quella di un occhio adulto completamente formato.

Possibili anomalie: strabismo, occhi sporgenti, infiammazioni

Hai per caso notato qualcosa di strano negli occhi del tuo neonato?

STRABISMO

Capita spesso che alcuni genitori notino un leggero strabismo del proprio piccolo appena nato e si sentano subito invasi da mille preoccupazioni!

Ti ricordiamo, però, che nei primi mesi è una cosa assolutamente normale: lo sviluppo della vista, infatti, si verifica soprattutto nel cervello e non negli occhi, e la coordinazione dei segnali visivi da una parte all’altra è una sfida davvero ardua!

Per comprendere meglio cosa accade, ecco una breve spiegazione: i segnali nervosi degli occhi viaggiano per mezzo dei nervi ottici, dividendosi su tutti e due i lati del cervello; per fare in modo che tali segnali abbiano una logica, le parti del cervello devono cooperare e coordinare i movimenti degli occhi nella direzione giusta.

È possibile che all’inizio il piccolo abbia difficoltà e si parla così di “falso strabismo”, un fenomeno che non ha alcun significato da un punto di vista medico; tuttavia, se dopo il compimento dei 2 mesi il bambino non è ancora in grado di seguire un oggetto con gli occhi da destra verso sinistra, e viceversa, sarà opportuno rivolgersi al pediatra e fare tutti i controlli necessari.

OCCHI SPORGENTI

Il tuo bambino appena nato presenta l’anomalia degli occhi sporgenti?

Ovviamente non si tratta di una situazione di normalità, quindi è bene andare a fondo e capire quale sia la causa del problema.

Quando un neonato presenta occhi sporgenti potrebbe essere per vari motivi, tra cui la sindrome di Apert, o l’ipertiroidismo.

Sindorme di Apert. Esistono una serie di cause che spiegano perché un bambino nasca con la sindrome di Apert, come quelle genetiche o l’insorgenza spontanea, sebbene ancora oggi gli studiosi continuino a occuparsene.

La malformazione del bulbo oculare è uno dei sintomi di questa patologia ed è dovuta al fatto che le ossa del volto possono essere spostate verso l’alto, lasciando a questo poco spazio nel cranio. Ciò determina la sporgenza degli occhi del bambino che, per questa ragione, sono esposti a infezioni frequenti.

Ipertiroidismo. Si tratta di una condizione poco frequente nei neonati che viene associata per lo più alla contrazione, da parte della madre, della malattia di Graves.

In questo caso, infatti, gli anticorpi anti-tiroide nel sangue possono attraversare la placenta e stimolare la tiroide del feto, producendo una quantità eccessiva di ormone tiroideo. Uno dei sintomi di questa condizione nel neonato è, appunto, la sporgenza degli occhi e uno screening neonatale può dare la certezza che ci siano o meno alterazioni di questo tipo.

INFIAMMAZIONI

È appena nato e il tuo piccolo presenta occhi rossi e gonfi? Con molta probabilità si tratta di un’infiammazione della congiuntiva, causata dal dotto lacrimale bloccato.

Si tratta di un canalino che scorre dal bordo della palpebra inferiore fino all’interno del naso che spesso è ostruito a causa della chiusura della valvola che schiude il canalino nasolacrimale.

In generale, i problemi agli occhi nei neonati sono molto diffusi, soprattutto quando si parla di congiuntivite, ed è davvero raro trovare bambini che non ne abbiano mai sofferto.

Cosa fare in caso di anomalie

In caso di anomalie, a seconda dei sintomi riscontrati, è sempre bene avvisare il proprio medico di fiducia prima di prendere decisioni in autonomia.

Inoltre, se sei una mamma associata di Assomamme, puoi richiedere, in ogni momento, un consulto a professionisti esperti grazie al centralino pediatrico h 24 attivo 7 giorni su 7.

Curiosità: le tappe della vista del bambino

La vista del neonato a 1 mese. Trascorse le prime settimane di vita, il piccolo non riesce a focalizzare oggetti, immagini e volti: i primi 30 giorni, infatti, il neonato è miope.

Questa condizione, ovviamente, migliora giorno dopo giorno e forme e colori, sebbene non sia ancora in grado di distinguerli in modo chiaro, suscitano sempre di più l’attenzione del bambino.

La vista del neonato a 3 mesi. È questo il momento in cui li mondo esterno inizia ad avere delle linee più definite e colori più nitidi.

A 3 mesi, infatti, la vista binoculare del bambino inizia a svilupparsi, quindi le informazioni dei 2 occhi si fondono in un’unica immagine, permettendo al bebè di avere una percezione maggiore di ciò che vede.

I volti, oggetto di maggiore interesse del bambino, saranno ancora di più sotto il mirino della sua attenzione, tanto che inizierà a scrutarne espressioni, tentando di riprodurre anche alcuni movimenti.

La vista del neonato a 6 mesi. Si tratta di una fase importante: in genere, infatti, il neonato a 6 mesi inizia ad acquisire il senso della profondità e la comprensione della distanza fra gli oggetti, con un’acutezza visiva di 2/10.

Ecco perché anche la sua curiosità verso ciò che osserva aumenterà, quindi anche il timore verso ciò che lo spaventa.

Non preoccuparti se davanti a un volto sconosciuto o dai lineamenti spigolosi il tuo bambino resterà spaventato: si tratta di una reazione normale e del tutto transitoria.

La vista del neonato a 1 anno. È il momento di dire che il tuo bambino ci vede!

Finalmente le distanze che percepisce sono quelle reali! La sua acutezza visiva è di 4/10 e riesce a indicare oggetti che desidera, con un campo visivo uguale a quello dell’adulto.

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